Episodio pilota del nuovo format "Youth In Umbria Towards 2018", che ha lo scopo di incrementare la partecipazione giovanile in Umbria e promuovere le azioni delle associazioni giovanili sul territorio.
Cos'è il titolo Capitale Europea dei Giovani – European Youth Capital (EYC) Il Forum Europeo dei Giovani ha lanciato a Bruxelles nel 2007 l'iniziativa della “Capitale Europea dei Giovani” (EYC). Questo titolo viene assegnato a una città europea per un periodo di un anno, durante il quale i giovani possono rappresentare lo sviluppo culturale, sociale ed economico della città. La “Capitale Europea dei Giovani” è un'iniziativa che incoraggia lo sviluppo di progetti innovativi legati alla partecipazione attiva dei giovani nella società e cerca di presentare un modello di sviluppo per le città europee. Una città può diventare “Capitale Europea dei Giovani” se si distingue positivamente grazie a un ambizioso programma che coinvolge i giovani come protagonisti. Il titolo viene assegnato da una giuria composta da organizzazioni giovanili europee e partner istituzionali.La Capitale europea dei giovani conta come partner ufficiale il Congresso degli enti locali e regionali del Consiglio d’Europa.
Il Forum Europeo dei Giovani ha assegnato il primo titolo a Rotterdam (Olanda) nel 2009. Da allora ha premiato Torino nel 2010, Anversa (Belgio) nel 2011, Braga(Portogallo) nel 2012, Maribor (Slovenia) nel 2013, Salonicco (Grecia) nel 2014, Cluj-Napoca (Romania) nel 2015, Ganja (Azerbaijan) nel 2016 e Varna (Bulgaria) nel 2017.
Perugia ha partecipato per la prima volta alla competizione per il 2017 (nel 2013-14) ed è arrivata in finale con Varna (Bulgaria), Cascais (Portogallo), Galway (Irlanda) Per approfondimenti: uropeanyouthcapital
Come diventare una Capitale Europea dei Giovani – European Youth Capital EYC? Qualsiasi città europea può candidarsi presentando un progetto di candidatura che prevede un largo coinvolgimento dei giovani. Candidarsi a Capitale Europea dei Giovani 2017 consiste nell’elaborare un programma di attività per il 2017 condiviso da tutte le associazioni che vogliono partecipare alla sua realizzazione. Le attività e gli eventi dovranno avere una dimensione europea, collegate alle politiche giovanili europee negli ambiti di: partecipazione, educazione non-formale (informale), lavoro giovanile, inclusione sociale, volontariato, cooperazione internazionale tra giovani, multiculturalismo e integrazione. Il programma annuale dovrà avere un seguito o comunque dei riscontri duraturi anche dopo il 2017.
Perché candidarsi – motivazioni: Qualsiasi progetto convincente e valido sul piano del protagonismo dei giovani nella società, rappresenta il presupposto per guardare al futuro con fiducia. Il titolo di Capitale Europea dei Giovani (EYC) stesso offre elementi significativi per valutare la città secondo elementi virtuosi in ambito europeo. EYC è un progetto giovanile che mette al centro la città, ponendo al centro una lunga serie di opportunità offerte dai giovani per i giovani. Chi valuta: Il Forum Europeo dei Giovani rappresenta gli interessi dei giovani europei presso le istituzioni internazionali. E' una piattaforma rappresentata da oltre 100 organizzazioni giovanili europee, sia dei Forum Nazionali dei Giovani che di altre organizzazioni giovanili internazionali non governative, mettendo insieme più di 10 milioni di giovani europei. La missione del Forum è quella di porre al centro del dibattito politico e dell'iniziativa sociale il valore dei giovani: la loro crescita e l'integrazione delle nuove generazioni, rappresentano le sfide decisive per costruire i pilastri della futura democrazia europea e di un progressivo livello di qualità sociale. Per approfondimenti: youthforum Dimensione Europea: Oltre ai numerosi benefici a luCos'è il titolo Capitale Europea dei Giovani – European Youth Capital (EYC) Il Forum Europeo dei Giovani ha lanciato a Bruxelles nel 2007 l'iniziativa della “Capitale Europea dei Giovani” (EYC). Questo titolo viene assegnato a una città europea per un periodo di un anno, durante il quale i giovani possono rappresentare lo sviluppo culturale, sociale ed economico della città. La “Capitale Europea dei Giovani” è un'iniziativa che incoraggia lo sviluppo di progetti innovativi legati alla partecipazione attiva dei giovani nella società e cerca di presentare un modello di sviluppo per le città europee. Una città può diventare “Capitale Europea dei Giovani” se si distingue positivamente grazie a un ambizioso programma che coinvolge i giovani come protagonisti. Il titolo viene assegnato da una giuria composta da organizzazioni giovanili europee e partner istituzionali.La Capitale europea dei giovani conta come partner ufficiale il Congresso degli enti locali e regionali del Consiglio d’Europa.
Il Forum Europeo dei Giovani ha assegnato il primo titolo a Rotterdam (Olanda) nel 2009. Da allora ha premiato Torino nel 2010, Anversa (Belgio) nel 2011, Braga(Portogallo) nel 2012, Maribor (Slovenia) nel 2013, Salonicco (Grecia) nel 2014, Cluj-Napoca (Romania) nel 2015, Ganja (Azerbaijan) nel 2016 e Varna (Bulgaria) nel 2017.
Perugia ha partecipato per la prima volta alla competizione per il 2017 (nel 2013-14) ed è arrivata in finale con Varna (Bulgaria), Cascais (Portogallo), Galway (Irlanda) Per approfondimenti: uropeanyouthcapital
Come diventare una Capitale Europea dei Giovani – European Youth Capital EYC? Qualsiasi città europea può candidarsi presentando un progetto di candidatura che prevede un largo coinvolgimento dei giovani. Candidarsi a Capitale Europea dei Giovani 2017 consiste nell’elaborare un programma di attività per il 2017 condiviso da tutte le associazioni che vogliono partecipare alla sua realizzazione. Le attività e gli eventi dovranno avere una dimensione europea, collegate alle politiche giovanili europee negli ambiti di: partecipazione, educazione non-formale (informale), lavoro giovanile, inclusione sociale, volontariato, cooperazione internazionale tra giovani, multiculturalismo e integrazione. Il programma annuale dovrà avere un seguito o comunque dei riscontri duraturi anche dopo il 2017.
Perché candidarsi – motivazioni: Qualsiasi progetto convincente e valido sul piano del protagonismo dei giovani nella società, rappresenta il presupposto per guardare al futuro con fiducia. Il titolo di Capitale Europea dei Giovani (EYC) stesso offre elementi significativi per valutare la città secondo elementi virtuosi in ambito europeo. EYC è un progetto giovanile che mette al centro la città, ponendo al centro una lunga serie di opportunità offerte dai giovani per i giovani. Chi valuta: Il Forum Europeo dei Giovani rappresenta gli interessi dei giovani europei presso le istituzioni internazionali. E' una piattaforma rappresentata da oltre 100 organizzazioni giovanili europee, sia dei Forum Nazionali dei Giovani che di altre organizzazioni giovanili internazionali non governative, mettendo insieme più di 10 milioni di giovani europei. La missione del Forum è quella di porre al centro del dibattito politico e dell'iniziativa sociale il valore dei giovani: la loro crescita e l'integrazione delle nuove generazioni, rappresentano le sfide decisive per costruire i pilastri della futura democrazia europea e di un progressivo livello di qualità sociale. Per approfondimenti: youthforum Dimensione Europea: Oltre ai numerosi benefici a lungo termine, la città godrà di diversi vantaggi entro l'anno effettivo della nomina. Il più evidente di questi vantaggi è l'opportunità di mostrare le sue tematiche giovanili culturali e professionali su scala europea. La città sotto i riflettori dei media, crea inevitabilmente una significativa popolarità, spendibile anche sul versante del turismo. La città sarà inoltre un luogo di incontri internazionali ed europei anche su larga scala con al centro le dinamiche e le tematiche giovanili.
Dimensione regionale e locale: Per quanto riguarda l'impatto regionale, il titolo mira alla realizzazione di un forum incentrato su un pensiero nuovo e creativo in cui i progetti e idee possono stimolare una vita culturale più incisiva e incoraggiare i cittadini fin nelle aree più remote avvicinandoli alle dinamiche vivaci di un centro virtuoso, così da accorciare le distanze che non sono solo fisiche. Lo sviluppo di programmi nel corso dell'anno della Capitale Europea dei Giovani potrà ricevere uno slancio di programmi sostenibili a lungo termine. Essere Capitale Europea dei Giovani offre l’opportunità per realizzare percorsi di finanziamenti pubblici aggiuntivi e imprevedibili donatori privati interessati al progetto. CHI PARTECIPA AL PROGETTO PERUGIA 2018: Oltre al Forum Regionale dei Giovani dell’Umbria (FRGU) tutti i giovani della città e in particolare le associazioni e le organizzazioni composte da giovani (fino ai 35 anni) possono partecipare alla costruzione del progetto ed essere protagonisti ngo termine, la città godrà di diversi vantaggi entro l'anno effettivo della nomina. Il più evidente di questi vantaggi è l'opportunità di mostrare le sue tematiche giovanili culturali e professionali su scala europea. La città sotto i riflettori dei media, crea inevitabilmente una significativa popolarità, spendibile anche sul versante del turismo. La città sarà inoltre un luogo di incontri internazionali ed europei anche su larga scala con al centro le dinamiche e le tematiche giovanili.
Dimensione regionale e locale: Per quanto riguarda l'impatto regionale, il titolo mira alla realizzazione di un forum incentrato su un pensiero nuovo e creativo in cui i progetti e idee possono stimolare una vita culturale più incisiva e incoraggiare i cittadini fin nelle aree più remote avvicinandoli alle dinamiche vivaci di un centro virtuoso, così da accorciare le distanze che non sono solo fisiche. Lo sviluppo di programmi nel corso dell'anno della Capitale Europea dei Giovani potrà ricevere uno slancio di programmi sostenibili a lungo termine. Essere Capitale Europea dei Giovani offre l’opportunità per realizzare percorsi di finanziamenti pubblici aggiuntivi e imprevedibili donatori privati interessati al progetto. CHI PARTECIPA AL PROGETTO PERUGIA 2018: Oltre al Forum Regionale dei Giovani dell’Umbria (FRGU) tutti i giovani della città e in particolare le associazioni e le organizzazioni composte da giovani (fino ai 35 anni) possono partecipare alla costruzione del progetto ed essere protagonisti
Il percorso intrapreso nel 2013 dalla città di Perugia per la candidatura a Capitale dei Giovani 2017 ha creato un meccanismo virtuoso di consapevolezza del ruolo dei giovani nella società e ha portato alla costruzione del Forum Regionale dei Giovani dell’Umbria (FRGU), che comprende associazioni con oltre 56.000 soci, partendo proprio dalla coalizione di associazioni giovanili che hanno supportato il progetto nel 2014.
Dopo aver raggiunto la fase finale, il Forum e le istituzioni come il Comune e la Regione hanno deciso di ripresentare la candidatura della città per il titolo del 2018. Grazie all’esperienza accumulata i giovani hanno individuato nuovi percorsi da intraprendere e criticità da affrontare e hanno deciso di focalizzare il progetto per PERUGIA European Youth Capital 2018 su 6 tematiche.
Il Concept Note del progetto è stato inviato il 28 febbraio 2015 il 29 aprile 2015 Perugia è stata selezionata tra le 5 finaliste per il titolo di Capitale Europea dei Giovani 2018!! Insieme a Cascais (Portogallo), Kecskemet (Ungheria), Manchester (UK) e Novi Sad (Serbia).
Percorsi al femminile – Readings in Biblioteca è lo strumento giovane e dinamico per far conoscere e promuovere l'immenso patrimonio in dotazione alla Biblioteca delle Donne “Laura Cipollone”, uno dei tanti servizi del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, che ha l'obiettivo di diffondere ed incentivare la produzione letteraria, artistica e scientifica femminile, di divulgare i saperi delle donne e di promuovere il dibattito intorno a questi temi. Si tratta di una biblioteca specializzata in questioni di genere e pari opportunità, punto di riferimento per quanti, accademici, ricercatori, studenti e cittadini, intendano approfondire tali tematiche. Una realtà unica a livello regionale e anche nazionale.
Attraverso un percorso video monografico saranno trattate numerose tematiche attraverso la narrazione-racconto di testimonial, scelti in virtù del loro background professionale ed esperienziale, che affronteranno ciascun tema “libri alla mano”.
Un nuovo modo per orientarsi nel vastissimo repertorio librario della Biblioteca delle Donne “Laura Cipollone”, ma non solo.. un nuovo approccio, con tanto di bibliografia virtuale e suggerimenti di lettura più interattivi, ai testi e al modo in cui poter affrontare le tematiche selezionate.
Attraverso il format video “Percorsi al Femminile – Readings in Biblioteca” si intende inoltre lanciare una campagna di promozione e sensibilizzazione su tematiche legate ad esempio alla violenza di genere, filosofia della differenza, gli stereotipi dei media e la produzione letteraria, musicale e artistica femminile: una campagna che abbia un impatto immediato, ma non esclusivo, su ragazze e ragazzi umbri.
Se il problema della violenza di genere ha una radice culturale profondissima, i nuovi media hanno il potere di intervenire per recidere queste radici tra le nuove generazioni, stimolando al confronto e dialogo su tematiche quali discriminazione, violenza di genere, gli stereotipi, che di fatto, limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impedendo il pieno e libero sviluppo della persona umana.
Il raggiungimento della parità, il superamento delle discriminazioni sessuali, nonché delle varie forme di violenza di cui le donne e le ragazze sono vittime, sono in primo luogo da costruirsi attraverso un cambiamento culturale ed un uso nuovo e mirato del web e dei canali social.
Terza puntata della collana video “STORIA: FEMMINILE PERSISTENTE”, un itinerario audiovisivo nel patrimonio librario e documentaristico della Biblioteca delle Donne “Laura Cipollone” del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, alla scoperta dei testi più rilevanti su tematiche di genere.
La puntata dedicata al significato e alle implicazioni del diritto di voto alle donne nella società italiana nel secondo dopo guerra, vede come relatrice e guida per gli ascoltatori la Prof.ssa Patrizia Gabrielli, docente di Storia Contemporanea e Storia di genere presso l'Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze Umane, Scienze della Formazione e della Comunicazione interculturale con sede ad Arezzo.
BIBLIOGRAFIA PUNTATA 03:
Franca Pieroni Bortolotti, Femminismo e partiti politici in Italia 1919 - 1926, Roma, Editori Riuniti, 1978.
Annarita Buttafuoco, Cronache femminili. Temi e momenti della stampa emancipazionista in Italia dall'Unità al fascismo, Arezzo, Siena, Dipartimento di studi storico-sociali e filosofici, 1988.
Anna Rossi Doria, Diventare cittadine. Il voto alle donne in Italia, Firenze, Giunti, 1996.
Maria Teresa Antonia Morelli. Le donne della Costituente, Roma-Bari, Laterza, 2007.
Patrizia Gabrielli, Scenari di guerra, parole di donne. Diari e memorie nell'Italia della seconda guerra mondiale, Bologna, Il Mulino, 2007.
Patrizia Gabrielli, Il primo voto. Elettrici ed elette, Roma, Castelvecchi, 2016.
Seconda puntata della collana video “STORIA: FEMMINILE PERSISTENTE”, un itinerario audiovisivo nel patrimonio librario e documentaristico della Biblioteca delle Donne “Laura Cipollone” del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, alla scoperta dei testi più rilevanti su tematiche di genere.
La puntata dedicata al tema del contributo delle donne dell'alta Umbria nella Resistenza tra la partecipazione civile e quella armata, vede come relatrice e guida per gli ascoltatori Giulia Cioci, Dottoranda presso l'Università di Roma "La Sapienza".
BIBLIOGRAFIA PUNTATA 02: • Anna Bravo, Anna M . Bruzzone, In guerra senza armi. Storie di donne (1940-1945), Roma, Editori Laterza, 2000. • Patrizia Gabrielli, Scenari di guerra, parole di donne. Diari e memorie nell'Italia della seconda guerra mondiale, Bologna, Il Mulino, 2007. • (a cura di) Daniela Gagliani,Elda Guerra, Laura mariani, Fiorenza Tarozzi Miriam Mafai, Donne guerra politica. Esperienze e memorie della Resistenza, Bologna, CLUEB, Quaderni di Discipline Storiche N.13, 2000.
Prima puntata della collana video “STORIA: FEMMINILE PERSISTENTE”, un itinerario audiovisivo nel patrimonio librario e documentaristico della Biblioteca delle Donne “Laura Cipollone” del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, alla scoperta dei testi più rilevanti su tematiche di genere.
La puntata dedicata al tema della situazione giuridica, economia e sociale delle donne in Italia per periodo che intercorre tra lo Stato liberale e l'affermazione del Fascismo, vede come relatrice e guida per gli ascoltatori la Dott.ssa Rosanna De Longis, SIS - Società italiana delle Storiche.
BIBLIOGRAFIA PUNTATA 01: • Maria Vittoria Ballestrero, Dalla tutela alla parità: la legislazione italiana sul lavoro delle donne. Bologna, Il mulino, 1979 • Victoria De Grazia, Le donne nel regime fascista, Venezia, Marsilio, 1993 • Liviana Gazzetta, Orizzonti nuovi. Storia del rimo femminismo in Italia (1865-1925), Roma, Viella, 2018 • Perry Willson, Italiane. Biografia del Novecento, Roma-Bari, Laterza, 2011
STORIA: FEMMINILE PERSISTENTE è uno strumento multimediale e dinamico per far conoscere e promuovere l'immenso patrimonio in dotazione alla Biblioteca delle Donne “Laura Cipollone”, uno dei tanti servizi del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, che ha l'obiettivo di diffondere ed incentivare la produzione letteraria, artistica e scientifica femminile, di divulgare i saperi delle donne e di promuovere il dibattito intorno a questi temi. Attraverso un percorso video in una prospettiva storica sarà ricostruito il movimento femminista nel nostro paese e la situazione delle donne attraverso la narrazione-racconto di testimonial, scelti in virtù del loro background professionale ed esperienziale, che affronteranno ciascun tema “libri alla mano”. Un nuovo modo per orientarsi nel vastissimo repertorio librario della Biblioteca delle Donne “Laura Cipollone”, ma non solo.. un nuovo approccio, con tanto di bibliografia virtuale e suggerimenti di lettura più interattivi, ai testi e al modo in cui poter affrontare le tematiche selezionate.
“STORIA: FEMMINILE PERSISTENTE” è un itinerario audiovisivo nel patrimonio librario e documentaristico della Biblioteca delle Donne “Laura Cipollone” del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, alla scoperta dei testi più rilevanti su tematiche di genere.
La Biblioteca delle Donne “Laura Cipollone” è uno dei tanti servizi del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, con l'obiettivo di diffondere ed incentivare la produzione letteraria, artistica e scientifica femminile, di divulgare i saperi delle donne e di promuovere il dibattito intorno a questi temi. Attraverso un percorso video in una prospettiva storica sarà ricostruito il movimento femminista nel nostro paese e la situazione delle donne attraverso la narrazione-racconto di testimonial, scelti in virtù del loro background professionale ed esperienziale, che affronteranno ciascun tema “libri alla mano”.
Sesta puntata della collana video “STORIA: FEMMINILE PERSISTENTE”, un itinerario audiovisivo nel patrimonio librario e documentaristico della Biblioteca delle Donne “Laura Cipollone” del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, alla scoperta dei testi più rilevanti su tematiche di genere.
La puntata, dedicata alla ricostruzione delle forme di violenza perpetrate dagli uomini ai danni delle donne e alla loro rappresentazione sociale/mediatica nella storia, vede come relatrice e guida per gli ascoltatori la Prof.ssa Simona Feci, docente di Storia del Diritto medievale e moderno presso l'Università degli Studi di Palermo e Presidente della Società italiana delle Storiche (SIS).
BIBLIOGRAFIA PUNTATA 06:
• Marco Cavina, Nozze di sangue. Storia della violenza coniugale, Roma-Bari, Laterza, 2011 (20182) • La violenza contro le donne nella storia. Contesti, linguaggi, politiche del diritto (secoli XV-XXI), a cura di Simona Feci e Laura Schettini, Roma, Viella, 2017 • Violenza alle donne. Una prospettiva medievale, a cura di Anna Esposito, Franco Franceschi, Gabriella Piccinni, Bologna, Il mulino, 2018 • (a cura di) Maria Clara Donato e Lucia Ferrante, «Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche», IX (2010), n. 2, Violenza.